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Chi è obbligato a fare la comunicazione MUD?
Entro il 30 Aprile 2024, deve essere presentata per via telematica la consueta comunicazione annuale Rifiuti (il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale – MUD), con i dati relativi alle quantità e alle caratteristiche qualitative dei rifiuti prodotti, stoccati e smaltiti nell’anno 2023 per ogni unità locale dell’azienda, oltre alle comunicazioni specifiche per gli altri soggetti obbligati alla presentazione del MUD.
Ricordiamo che i soggetti obbligati ai MUD sono:
MUD – comunicazione rifiuti:
- imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali ed artigianali e da attività di recupero e smaltimento, che hanno più di dieci dipendenti
- imprese ed enti che producono rifiuti pericolosi
- imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti in possesso delle necessarie autorizzazioni
- intermediari e commercianti di rifiuti senza detenzione
- soggetti che effettuano a titolo professionale l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti da terzi sia rifiuti non pericolosi, che pericolosi
- i trasportatori dei propri rifiuti pericolosi (art. 212, c. 8 D.lgs. 152/2006) iscritti nella categoria 2-bis
soggetti che trasportano rifiuti iscritti nella categoria 4 – bis (metalli ferrosi e non ferrosi) - imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume d’affari annuo superiore a Euro 8.000,00
MUD – AEE:
- Produttori di apparecchiature Elettriche ed Elettroniche iscritti al Registro AEE
- Importatori dall’estero CEE ed extra-CEE di apparecchiature elettriche ed elettroniche
- Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
MUD – VEICOLI:
- Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali
Per quanto riguarda il MUD, ecco cosa facciamo grazie ai nostri collaboratori convenzionati:
- predisposizione e presentazione telematica MUD nei termini di legge
- consulenza aggiornata in materia di gestione rifiuti.
- verifica della documentazione ambientale (registri carico/scarico, formulari) con stesura delle osservazioni sulle difformità e/o mancanze riscontrate.
La documentazione che ci servirà:
– dati della ditta e visura camerale;
– registri dei rifiuti aggiornati al 31-12-2023 al fine di calcolare la giacenza di ciascun rifiuto;
– tutti i formulari compilati nel 2023 per il trasporto dei rifiuti (tutte e due le copie del medesimo formulario);
– numero massimo dei dipendenti dell’azienda nel corso del 2023;
– numero degli addetti per ogni unità locale per l’anno 2023;
– eventuale denuncia anno precedente;
– numero di mesi dell’anno 2023 in cui si è svolta l’attività presso l’unità locale (solo per aziende o unità locali nuove e/o trasferimenti di sede / cessazioni di azienda).
Per ogni informazione e prenotare il servizio scrivi compilando questo form!
“Ognuno di noi ha la stessa responsabilità di chiunque altro nel ridurre i consumi e l’inquinamento e nell’insegnare ai più piccoli il rispetto per l’ambiente.”
Cosa cambia con il R.E.N.T.Ri: Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti
Con il Decreto 4 aprile 2023 nr. 59 è stato emanato il regolamento recante la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del D.lgs. 152/2006. Il R.E.N.T.Ri introduce un modello di gestione digitale per l’assolvimento di adempimenti quali l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico.
Sono obbligati all’iscrizione:
- gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
- i produttori di rifiuti pericolosi;
- gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi e non a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
- i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
- tutti i soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale al catasto dei rifiuti (MUD).
Sono stati approvati il nuovo modello di formulario di identificazione del rifiuto (FIR) e il nuovo modello di registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti, che integra anche le informazioni dei formulari di identificazione del rifiuto.
Le imprese tenute ad iscriversi procederanno a scaglioni:
Categoria | Iscrizione al RENTRI | Tenuta registri in formato digitale | Emissione FIR in formato digitale |
enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi > 50 dipendenti, e per tutti gli altri soggetti diversi dai produttori iniziali | dal 15/12/2024 ed entro il 13/02/2025 | dal 13/02/2025 | dal 13/02/2026 |
enti o imprese produttori inziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi > 10 dipendenti | dal 15/06/2025 ed entro il 14/08/2025 | dalla data di iscrizione al RENTRI | dal 13/02/2026 |
enti e imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi < 10 dipendenti | dal 15/12/2025 ed entro il 13/02/2026 | dalla data di iscrizione al RENTRI | dal 13/02/2026 |
I soggetti non obbligati ad iscriversi al R.E.N.T.RI, o per i quali non decorra ancora l’obbligo, possono iscriversi volontariamente e potranno cancellarsi in qualsiasi momento, con effetto a partire dall’anno solare successivo.
Sono esonerati dall’obbligo di iscrizione gli imprenditori agricoli (art. 2135 c.c.) che non producono rifiuti pericolosi.
E’ previsto un periodo transitorio per l’iscrizione al R.E.N.T.RI e per l’adeguamento alla nuova disciplina a seconda della tipologia e delle dimensioni delle imprese e degli enti obbligati che si concluderà entro febbraio 2026.
L’iscrizione alla piattaforma prevede un costo per diritti di segreteria paria a 10 €, ai quali bisogna aggiungere un contributo annuale che varia da 15 a 100 € (in base alle diverse tipologie di imprese o Enti) per quanto riguarda il primo anno, e da 10 a 60 € per le successive annualità.